venerdì 12 novembre 2010

Il fatidico "C'era una volta..."


E' già da ieri che ci penso e ancora mi ronza in mente un pensiero che non so neanche perchè mi sia balenato in testa...
Mi trovavo nella vasca da bagno, invasa da schiuma alla vaniglia, quando, all'improvviso ho cominciato a pensare: "Il famoso "C'era una volta" delle favole, si, quello di Biancaneve, Cenerentola, La bella addormentata nel bosco...non è che ci ha fatto crescere con la falsa illusione che in tutto ci debba necessariamente essere un happy ending?"
Di solito, anche quando ci capita di raccontare una semplice storia ai nostri piccoli, ci troviamo inesorabilmente già a sapere che:
-si inizierà dicendo: "C'era una volta..."
.si concluderà: "E vissero per sempre felici e contenti"
Allora, premettiamo che io sono ancora pazzamente legata a questo mito di un mondo parallelo fatato, so che può esserci un pezzetto di pianeta in cui a governare sono semplicemente le leggi della natura e non quelle di un povero esaltato pronto ad imporre le proprie idee su un popolo che, alla fine, purtroppo, cederà inesorabilmente...
Di tutto questo sono convinta! Un mondo in cui a "regnare", se così si può dire, è chi ha davvero a cuore il benessere dei propri cittandini e non il proprio, non il proprio successo personale, un mondo in cui tutti sono davvero UGUALI, tutti lottano per un'unica causa: la felicità.
Parlando di felicità non possiamo che pensare di nuovo a quel famoso "Vissero felici e contenti" di cui prima vi ho parlato...
Da bambini ci raccontano sempre storie in cui il bene, i famosi "buoni", trionfano sull'oscurità, tutto si ristabilisce e ritrova il suo ordine andando a cadere in uno stato di quiete invidiabile. Il male è sconfitto e nulla potrà mai rovinare questo equlibrio..
A questo punto mi chiedo: non sarebbe meglio forse insegnare ai piccoli, già durante la loro tenera età, che il mondo, purtroppo, non è come le fiabe lo raccontano ma si presenta invece più duro e competitivo? Sarebbe certo una cruda realtà da accettare, ma non li preparerebbe forse meglio ad un futuro, ahimè, certo?
Intanto però, che sia chiaro...io non smetto di credere nel mito del "C'era una volta...", è un piacere che non mi voglio negare...
Angie

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